Details
Gino Severini (1883-1966)
Danseuse et Polichinelle 2 (Deliciae populi)
firmato 'G. Severini' (in basso a destra); iscrizione, titolo e data 'Meudon 87 "Danseuse et Polichinelle" (2) (Deliciae populi) Decembre 1951' (sul retro)
olio e tecnica mista su tela
115 x 80 cm.
Eseguito nel 1951

'DANCER AND POLICHINELLE 2 (DELICIAE POPULI)'; SIGNED (LOWER RIGHT); INSCRIBED, TITLED AND DATED (ON THE REVERSE); OIL AND MIXED MEDIA ON CANVAS

Tutte le opere d'arte richiedono un permesso di esportazione rilasciato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo per lasciare il territorio nazionale. In caso di riesportazione, il presente lotto sarà accompagnato da Attestato di Libera Circolazione per opere eseguite da più di 70 anni.

Lotto in Temporanea Importazione Doganale. Per le pratiche e i costi relativi alla tramutazione, si prega di fare riferimento alle Condizioni di Vendita, sezione G. 2. (c).

All works of art require an export permit issued by Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo to leave the national territory. In case of re-export, the present lot will be accompanied with an Attestato di Libera Circolazione for works executed more than 70 years ago.

Lot imported under Customs Temporary Admission regime. For procedures and costs related to its conversion, please refer to the Conditions of Sale, section G. 2. (c).
Provenance
Collezione Severini, Parigi
Collezione Mimmina Rachini, Arezzo (acquisito nel 1983)
Collezione privata
Prato, asta Farsettiarte, 11 giugno 2021
ivi acquisito dall'attuale proprietario
Literature
P. Pacini, Gino Severini, I diamanti dell'arte 22, Firenze 1966, p. 37, n. 63 (in elenco, con data '1950'); p. 63 (illustrato)
M. Fagiolo dell'Arco, Tutta la vita di un pittore, in "Gino Severini, Prima e dopo l'opera, Documenti, opere ed immagini", Milano 1983, cat. mostra presso il Palazzo Casali a Cortona, pp. 74-75, n. b (illustrato)
G. Dorfles, P. L. Siena, Severini, Milano 1987, cat. mostra presso il Castel Mareccio a Bolzano, p. 18 (illustrato)
D. Fonti, Gino Severini, Catalogo ragionato, Milano 1988, p. 543, n. 888 (illustrato)
Exhibited
Venezia, La Biennale di Venezia, XXVI Esposizione Internazionale d'Arte, 1952, cat., p. 127, n. 8 (in elenco)
New York, The Cadby-Birch Gallery, Severini, Retrospective Exhibition, 1953 (in elenco)
Zagabria, Savremena Italijanska Umetnost, Slikarstvo i Skulptura, 1956-57, cat., n. 72 (in elenco)
San Paolo del Brasile, Museu de Arte Moderna, IV Bienal do Museu de Arte Moderna, 1957, cat., p. 292, n. 23 (in elenco)
Roma, Palazzo Venezia, Mostra antologica di Gino Severini, Premio Nazionale delle Arti del Minisero della Pubblica Istruzione per l'anno 1960, 1961, cat., p. 60, n. 144 (in elenco, con data '1950')
Torino, Galleria la Bussola, Gino Severini, 1964, cat. (in elenco)
Parigi, Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, XXII Salon de Mai, 1966, cat., p. 14, n. 186 (in elenco)
Parigi, Musée National d'Art Moderne, Gino Severini, 1967, cat., p. 27, n. 84 (in elenco)
Londra, Grosvenor Gallery, Gino Severini (1883-1966), Retrospective Exhibition of Paintings, Sculpture, Drawings and Graphic Work from 1910 to 1965, Including Futurist and Cubist Work, 1969, cat., n. 28 (in elenco)
Roma, Palazzo delle Esposizioni, X Quadriennale Nazionale d'Arte, Aspetti dell'arte figurativa contemporanea, Nuove ricerche d'immagine, 1972-73, cat., p. 147, n. 18 (in elenco, con data '1950')
Milano, Centro Rizzoli, Omaggio a Gino Severini, 1973, cat. (illustrato); n. 23 (in elenco, con data '1950')
Dortmund, Museum am Ostwall, Gino Severini, 1976, cat., n. 66 (in elenco)
Bologna, Galleria Marescalchi, Il tempo di Gino Severini, 1981, cat., p. 100 (illustrato)
Milano, Galleria Philippe Daverio, Gino Severini, 1982-83, cat., n. 25 (in elenco); n. 25 (illustrato)
Firenze, Palazzo Pitti, Gino Severini (1883-1966), 1983, cat., p. 136 (illustrato); p. 183, n. 99 (in elenco)
Firenze, Palazzo Strozzi, Continuità, Arte in Toscana 1945-1967, 2002, cat., p. 60 (illustrato); p. 165 (in elenco)
FURTHER DETAILS
In questo lavoro, come negli altri del periodo tra il 1949 e il 1954, Severini traduce in ritmo astratto la relazione tra figura spazio e colore, raggiungendo una sintesi formale in cui si cristallizza l'espressione dinamica. Un più accentuato grafismo e una maggiore astrazione geometrica lo distinguono dai pur affini e coevi Bazaine, Pignon, Manessier e Lapicque, con i quali condivide anche una dichiarata tensione spiritualistica, come risulta dalle sue stesse dichiarazioni: "Noi apparteniamo alla 'Scuola di Parigi' e quindi per noi la 'forma' è artisticamente valevole quando esprime una realtà spirituale e personale: personale naturalmente nel senso creativo e non nel senso dell'io egocentrico. Non possiamo inoltre accettare nessun formalismo.

In this work, as in the others from the period between 1949 and 1954, Severini translates the relationship between figure space and colour into abstract rhythm, achieving a formal synthesis in which the dynamic expression is crystallised. A more pronounced graphism and a greater geometric abstraction distinguish him from the albeit related and coeval Bazaine, Pignon, Manessier and Lapicque, whom he also shares a declared spiritualistic tension with, as is evident from his own declarations: "We belong to the 'School of Paris' and therefore for us the 'form' is artistically valid when it expresses a spiritual and personal reality: personal of course in the creative sense and not in the sense of the egocentric ego. We also cannot accept any formalism.
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