Details
Pietro Consagra (1920-2005)
Giardino carminio
firmata 'CONSAGRA' (sulla base)
ferro dipinto
39.5 x 47 x 0.5 cm. (scultura)
0.5 x 24 x 9 cm. (base)
Realizzata nel 1965; ed. n. 1 di 3 pezzi unici
Opera registrata presso l'Archivio Pietro Consagra, Milano, come da autentica su fotografia in data 10 gennaio 2010

'CARMINE GARDEN'; SIGNED (ON THE BASE); PAINTED IRON

Tutte le opere d'arte richiedono un documento di esportazione per lasciare il territorio nazionale.

All works of art require an export document to leave the national territory.
Provenance
Acquisita direttamente dall'Estate dell'artista dall'attuale proprietario nel 2010
Literature
A. Quattordio, La casa la vita, Atelier, Oltre l'opera, Nello studio che fu la base milanese di Pietro Consagra rivive il suo versatile ingegno, in "AD, Le più belle case del mondo", Milano dicembre 2009, p. 40 (altro esemplare illustrato)
S. Troisi, Il racconto del Novecento, Esposizioni e acquisizioni, Convento del Carmine 1996-2012, Marsala 2012, p. 36 (altro esemplare illustrato)
L. M. Barbero, Pietro Consagra, Catalogo ragionato delle sculture, Milano 2023, p. 304, n. 1965 GIA 1 (altro esemplare illustrato)
Exhibited
Verona, Galleria dello Scudo, Museo di Castelvecchio, Pietro Consagra, Necessità del colore, Sculture e dipinti 1964-2000, 2007-08, cat., p. 150 (altro esemplare esposto); pp. 152-153, n. 27 (altro esemplare esposto e illustrato); p. 239, n. 27 (altro esemplare esposto e in elenco)
Marsala, Convento del Carmine, Monocromo, L'utopia del colore, 2009, cat. (altro esemplare esposto e illustrato in copertina); p. 91 (altro esemplare esposto e illustrato)
FURTHER DETAILS
La scultura Giardino carminio, eseguita da Pietro Consagra nel 1965, appartiene al raro ciclo dei Ferri trasparenti e dei Giardini. Questo ciclo, realizzato tra il 1965 e il 1966, rappresenta una stagione molto felice e significativa del suo percorso artistico. Le sculture prodotte in questo biennio sono pezzi unici in numero limitato, e sono attualmente conservate in prestigiose collezioni internazionali e musei; fra le istituzioni figurano il Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, l'Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington, il Buffalo AKG Art Museum, e lo Stamford Museum & Nature Center in Connecticut.

The sculpture Giardino carminio, executed by Pietro Consagra in 1965, belongs to the rare cycle of the Ferri trasparenti and the Giardini (Transparent Irons and Gardens). This cycle, created by the artist between 1965 and 1966, represents a very joyful and significant period in his artistic career. The sculptures produced during these two years are unique and limited in number, currently held in prestigious international collections and museums; among these institutions: the Boijmans Van Beuningen in Rotterdam, the Hirshhorn Museum and Sculpture Garden in Washington, the Buffalo AKG Art Museum, and the Stamford Museum & Nature Center in Connecticut.

Un movimento proveniente da una forma organizzata in senso grossomodo circolare affiora in alcuni altri "Giardini", di cui "Giardino viola" costituisce un esempio, con la lamiera sviluppata in maniera irregolare come compressa, in modo da lasciare una feritoia nella zona centrale, che accompagna il senso di emanazione centrifuga, ancor più accentuato in "Giardino carminio" [...], dove la lacerazione che si apre al centro della superficie di colore sembra seguire lo sviluppo della forma, divenendo quasi una macchia di colore inserita miracolosamente nel vuoto dello spazio reale, e quindi in "Giardino arancio". [...] In certo senso, proprio l'elemento ambientale, cercato e indicato da Consagra esplicitamente con i "Giardini", conferisce a queste opere un senso di energia in atto, di crescita e sviluppo che trova forma e determinazione in un processo di generazione temporaneamente fissato come un momento del divenire. Ne viene data dimostrazione nelle rivisitazioni fotografiche di Ugo Mulas, il quale ha saputo cogliere, nella loro contiguità e attraverso la relazione fra di essi, le diverse possibili combinazioni in cui i "Giardini" di Consagra trovano una dimensione vitale e simbolica.

A movement, coming from a shape organised in a roughly circular sense, emerges in some other "Giardini," of which "Giardino viola" constitutes an example, with the sheet metal developed irregularly as if compressed, so as to leave a slit in the central area, which follows the sense of centrifugal emanation, even more pronounced in "Giardino carminio" [...], where the laceration that opens in the center of the surface of colour seems to follow the development of the shape, almost becoming a spot of colour miraculously inserted into the void of real space, and thus in "Giardino arancio". [...] In a way, the very environmental factor, explicitly sought and indicated by Consagra with "Giardini", gives these works a sense of energy in action, of growth and development that finds shape and determination in a process of generation temporarily fixed as a moment of becoming. This is demonstrated in the photographic reinterpretations of Ugo Mulas, who has been able to capture, in their contiguity and through the relationship between them, the possible different combinations in which Consagra's "Giardini" find a vital and symbolic dimension.

LUCA MASSIMO BARBERO & GABRIELLA DI MILIA
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